
Come coltivare idroponicamente: come far passare le piante dal terreno all’acqua senza errori
sarah sarah
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Vuoi provare l’idroponica ma non sai da dove cominciare? Ecco il tutorial che fa per te! Coltivare piante in acqua è una pratica molto semplice, economica e intuitiva, molto più della normale coltivazione. Vediamo insieme passo dopo passo come iniziare a coltivare le piante in acqua.
Il passaggio dalla terraferma all’acqua è delicato, ma se fatto correttamente porterà grandi soddisfazioni. Prendiamo un barattolo di vetro o un vecchio barattolo trasparente o anche un barattolo di miele o di marmellata.
Poi prendiamo un pennarello e poi l’argilla espansa o la perlite. Prima di iniziare, lavare bene sia il vetro che l’argilla. Poi, con il pennarello, segniamo il livello di base, cioè il punto in cui le radici poggeranno sull’argilla espansa.
Nella scelta delle piante, preferiamo piante giovani o talee con talee radicate in acqua. Togliamo la pianta dal vaso e iniziamo con attenzione a rimuovere tutto il terriccio attorno alle radici. Dobbiamo assicurarci che non siano marce o malate, perché la pianta che mettiamo nell’acqua deve essere sana.
Poi lavateli sotto l’acqua corrente e metteteli nel bicchiere. A questo punto iniziamo ad inserire l’argilla espansa tra le radici, senza premere, ma scuotendo delicatamente il barattolo verso il basso in modo che l’argilla si posizioni correttamente in tutti gli spazi. Una volta terminato, picchiettare il lato e il fondo del bicchiere per favorirne l’adesione e sistemarlo ulteriormente.
Come si annaffia?
Il valore precedentemente indicato ci è utile per non annegare la pianta dandogli troppa acqua. Infatti, nell’idroponica, le radici si nutrono dell’acqua che ricevono grazie alla capillarità dell’apparato formato.
Se il livello è sceso al di sotto del livello iniziale, attendere qualche giorno prima di livellare nuovamente aggiungendo nuova acqua. Possiamo utilizzare un apposito erogatore oppure un annaffiatoio con la bocca stretta.
I benefici che otterremo non saranno solo il riciclaggio ma anche il risparmio e potremo tenere sempre sotto controllo lo stato delle radici.
Se nei giorni successivi notiamo che l’acqua diminuisce, possiamo aggiungerla poco alla volta, ricordando sempre di non esagerare altrimenti rischieremmo di far marcire le radici.